Chiesa di S. Domenico



Una chiesa dedicata a S. Martino è documentata in loco dal sec. XI. L 'attuale edificio fu eretto alla fine del sec. XIII e concesso ai Domenicani.
Nel 1339 la chiesa venne ampliata. Verso la metà del sec. XV fu possibile ingrandirla ancora, erigendo oltre le vecchie mura civiche l’attuale presbiterio. L’interno subì una radicale trasformazione nel sec. XVIII. Tra le opere conservate in chiesa vanno ricordate: le decorazioni murali delle prime due cappelle a d. e a sin. (secc. XIV-XV, tra cui le Storie di S. Pietro Martire della bottega del Nelli e una Incoronazione della Vergine tardo-trecentesca); gli affreschi (1546-57) della cappella dei Lombardi (4a cappella sin.); il S. Vincenzo Ferrer, tavola attribuita a Jacopo Bedi (5a cappella sin.); la Maddalena (1612) di Giovanni Baglioni (6a cappella sin.); i Tre regni (1603) di Felice Damiani (transetto sin.); la Comunione degli Apostoli, tavola attribuita a Giuliano Presutti (7a cappella d.). Molto interessanti il leggio corale e il coro, in parte intarsiato da Pierangelo di Antonio, in parte dorato (sec. XVI).
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